Conclusa la raccolta di uva Nebbiolo nei vigneti Mga
Bussia, Bricco delle Viole e San Pietro delle Viole
Proprio con l’avvicinarsi delle prime nebbie autunnali, da cui prende il nome l’uva Nebbiolo, si è conclusa la vendemmia 2016 di tale vitigno nei tre vigneti di Sylla Sebaste nel territorio comunale di Barolo e destinati alla produzione di Barolo Docg o Barolo Docg Cru (e in parte Langhe Nebbiolo).
«Si tratta indubbiamente di una grande annata che vedrà nascere vini potenti e strutturati – afferma Fabrizio Merlo, amministratore della cantina per conto della famiglia che ne è proprietaria dal 2000 – La continua cura delle vigne con agricoltura ecosostenibile che prevede un contenuto uso di trattamenti sistemici con sostanze chimiche a basso impatto sulla vite, l’uso di antiparassitari biologici quali la confusione sessuale e l’inerbimento dei terreni con l’arricchimento del sovescio (fave e leguminose piantate e sfalciate per produrre humus naturale) ci ha consentito di raccogliere un’uva molto sana con grappoli floridi».
La vendemmia 2016 si ricorderà per un’estate davvero calda ma non siccitosa e pertanto gli acini ne hanno tratto grande giovamento. «La concentrazione di zuccheri è stata ottimale e ci consentirà di produrre Barolo di elevata percentuale alcolica» precisa Merlo.
Con la consueta cura nella selezione dei grappoli e raccolta manuale in cassette prima sono state vendemmiate le vigne della Menzione Geografica Aggiuntiva Bussia a Barolo, dove Sylla Sebaste possiede circa 3 ettari di Nebbiolo destinato al rinomato e pluripremiato Cru Bussia.
Mercoledì 20 ottobre è stata ultimata la vendemmia negli altri vigneti delle Mga Bricco delle Viole, da cui nasce il nuovo Cru omonimo che ha ricevuto varie medaglie internazionali con la prima annata 2012, ed infine in San Pietro delle Viole.
Adesso l’uva è già nei fermentini d’acciaio a temperatura controllata per la fermentazione alcolica che durerà circa una decina di giorni sotto il controllo diretto di Fabrizio Merlo e dello staff di Sylla Sebaste composto dall’enologo Luca Caramellino e dal cantiniere Daniele .