DALLA PRESTIGIOSA GUIDA DEL GAMBERO ROSSO
UNA CONFERMA PER I BAROLO SYLLA SEBASTE
Anche l’edizione 2016 della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso premia con i due bicchieri i vini più rappresentativi della produzione della cantina Sylla Sebaste, sita in località Vergne di Barolo. Il Barolo Bussia 2011 ottiene gli ambiti 2 bicchieri rossi, riservati ai vini ottimi che hanno superato le selezioni finali tra tutti i vini d’Italia in assoluto. Il Barolo base 2011 viene recensito con i 2 bicchieri neri, sinonimo di vini molto buoni nelle rispettive categorie. Analogo giudizio anche per la Barbera 2013 ed il Nebbiolo 2012. Per i due Barolo si confermano quindi gli attestati di alta qualità già emessi dalla prestigiosa guida per le annate dal 2009 al 2010.
«Il lavoro di affinamento qualitativo intrapreso in cantina con l’esperto enologo Luca Caramellino sta dando i suoi frutti sia in termini di eccellenza dei vini che di mantenimento degli stessi livelli di qualità, anche in presenza di annate climatiche differenti – rimarca Fabrizio Merlo, titolare con la famiglia di Sylla Sebaste dal 2000 – Questi riconoscimenti, come le medaglie d’argento e di bronzo ottenute nel report del giornalista enologico londinese Matthew Jukes, rappresentano una grande soddisfazione ma anche il migliore stimolo a proseguire la ricerca di un profilo enologico sempre più elevato. In tal senso, nell’ultimo triennio, si è attuato l’investimento su maceratori termoregolati di ultima generazione e nuove botti grandi artigianali per sviluppare in modo ottimale le caratteristiche di eccellenza anche degli altri nuovi cru, il Barolo Bricco delle Viole 2012, ottenuto con una criomacerazione alla francese, già premiato da lusinghiere recensioni di esperti sommelier, ed il Barolo San Pietro 2013 che si sta affinando in tonneaux e sarà immesso sul mercato nel 2017».
Ecco le parti più significative della recensione Vini d’Italia 2016 su Sylla Sebaste:
Fabrizio Merlo, titolare ed anima odierna dell’azienda, coadiuvato dal bravo Luca Caramellino alla parte tecnica, porta avanti con dinamismo un percorso che, anno dopo anno, sta raccogliendo sempre maggiori consensi sia in Italia sia in molti paesi stranieri.
Il Barolo Bussia 2011 apre con aromi ampi e sfaccettati che ricordano prima i frutti di bosco per lasciare poi spazio alle note di radici e sottobosco. La bocca gioca sull’equilibrio tra tannini ancora un po’ severi e la pienezza della polpa, offrendo una sensazione di gradita austerità.
Il Barolo base regala piacevolezza a breve termine senza alcuna inutile ruvidezza. Fresca, persaistente e piacevolmente vegetale la Barbera d’Alba del 2013