A partire dal 29 agosto si terrà a Barolo – AULA PICTA – Ex Cobfraternita dei Disciplinati di Sant’Agostino – la mostra itinerante vocata alla promozione dell’arte in connubio all’enogastronomia, curata da Fabio Carisio, direttore di Art & Wine
24 artisti contemporanei e gli artigiani artistici di AR Design e Tole si ispirano al Barolo ed ai Paesaggi Vitivinicoli di Langa – Roero e Monferrato Patrimonio Unesco
inaugurazione sabato 29 agosto ore 17
dal 29 agosto al 13 settembre 2015
orari di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14,30 alle 18
sabato e domenica dalle 10,30 alle 18
L’evento gode del patrocinio specifico di Comune di Barolo, Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio Unesco, e della partnership di Barolo Art, Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba, cantina Sylla Sebaste, è volto a celebrare il Vino dei Re e la relativa Langa del Barolo che rientra appunto nel Patrimonio Unesco. Le opere, quindi, prendono ispirazione sia delle suggestive evocazioni del nobile rosso piemontese e delle tradizioni e ritualità ad esso correlate, sia dalle emozionanti visioni delle meravigliose colline in cui prolifera il vitigno Nebbiolo da cui nasce il Barolo in undici paesi di Langa, tra cui Cherasco.
«Gli artisti soci di Art & Wine Club, provenienti da cinque regioni d’Italia Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Sardegna si cimentanto su tali tematiche con pregevoli e differenti peculiarità che spaziano dalla pittura figurativa tradizionale, umana o paesaggistica, alla espressività metafisica, simbolistica, surrealista, neoimpressionista e anche informale – spiega il curatore e critico d’arte Fabio Carisio, presidente dell’associazione e direttore del magazine Art & Wine, strumento mediatico del sodalizio – Per la tappa di Barolo si è voluto rendere omaggio alle incisioni sulle Langhe di Pierflavio Gallina in celebrazione dell’etichetta ispirata da un’acquaforte-acquatinta e realizzata per la cantina Sylla Sebaste per il nuovo Cru Bricco delle Viole, ottenuto con uve Nebbiolo dei vigneti in località Vergne di Barolo».
L’ETICHETTA DI PIERFLAVIO GALLINA
Il maestro Pierflavio Gallina, classe 1948, nativo di Santo Stefano Belbo da anni vive tra il suo atelier di La Morra e il Sestriere. E’ diventato famoso per le sue geniali opere ad olio e piombo: due suoi lavori sono stati aquisiti dalla Collezione Fondazione De Fornaris per la Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Ispirato al suo nume letterario e compaesano Cesare Pavese, si è fatto apprezzare in Langa anche per le etichette create per alcune cantine produttrici del Barolo: nel 1988 ha avuto l’onore di realizzare quella per l’Enoteca Regionale di Barolo che da trent’anni affida ad artisti internazionali l’effigie per la propria bottiglia istituzionale.
Protagonista di molte personali in Italia e recensito dal direttore della Biennale di Venezia Giovanni Carandente, ha acquisito fama internazionale grazie a due personali negli Usa: una a New York e l’altra in California da Robert Mondavi, tra i più importanti produttori vitivinicoli della Napa Valley e suo collezionista.
In virtù di una collaborazione con l’associazione Art & Wine Club – Italian Top Style (di cui è socio) Gallina ha destinato una delle sue più riuscite incisioni sui paesaggi di Langa all’etichetta del nuovo Cru di Barolo di Sylla Sebaste.
Nell’opera Barolo (2013, acquaforte acquatinta acquarellata a mano) l’antico castello dei Marchesi Falletti domina il tipico paesaggio vitivinicolo di Langa, stilizzato con la sapiente alternanza tra la flessuosità delle colline e le geometrie dei filari su campiture monocromatiche con abili variazioni tonali e sgargianti contrasti simbolici come la luna sorgente.
IL GRANDE BAROLO CRU DI SYLLA SEBASTE
L’etichetta di Pierflavio Gallina è stata scelta dalla Cantina Sylla Sebaste per celebrare un nuovo grande Cru di Barolo che uscirà solo nel 2016: il Bricco delle Viole.
Rinomata Menzione Geografica Aggiuntiva nel territorio comunale di Barolo, deve la sua etimolgia proprio ad un vino della precedente proprietà di Sylla Sebaste, un uvaggio Barbera e Nebbiolo, che ispirò l’omonima via nella frazione Vergne e quindi la sottozona.
«Effettuiamo una macerazione delle uve sulla buccia a freddo a 5 gradi per 3-4 giorni – spiega l’enologo Luca Caramellino – Prima di lasciare libera la temperatura per la successiva fermentazione alcolica in riduzione di ossigeno per 10 giorni, dopo i quali c’è la svinatura e l’affinamento in botte da 25 hl per 3 anni e mezzo».
Queste tecniche consentono di preservare al meglio i profumi e gli aromi caratteristici di questo Cru che ha una struttura minore di altri ma una ricchezza aromatica eccellente. Il Bricco delle Viole si aggiunge allo storico Barolo Bussia di Sylla Sebaste, unica cantina a produrlo da un’appendice di tale Cru nel territorio di Barolo.
Ecco l’elenco completo degli artisti e le relative provenienze: Alvisi Noemi – Melfi (Pz), AR design – Dogliani (Cn), Andrea Boltro – Trino (Vc) – Cara Michele – Cagliari, Clerici Elena – Alagna (Pv), Costa Claudio – Rho (Mi), De Siena Roberto – Cuneo, Gallina Pierflavio – La Morra (Cn), Nosengo Adriano – Vercelli, Ghisolfi Carla – Monforte d’Alba, Giletta Franco – Saluzzo (Cn), Griso Nerio – Avigliana (To), Ferraris Ezio – Agliano T. (At), Ferraris Gian Carlo – Canelli (At), Mascarello Osvaldo – Vanzago (Mi), Parmigiani Aldo – Tradate (Va), Paschetta Lodovica – Moncalieri (To), Pascoli Gianni – Cairo M.te (Sv), Persea – Mondovì (Cn), Pinsoglio Filippo – Asti, Rinaudo Maurizio – Pinerolo (To), Scaggion Doris – Rivalta (To), Tavella Antonella – Verduno (Cn), TOLE by Samia srl – Roddi (Cn), Tranchina Massimo – Mondovì, Vigna Giovanni – Mondovì.